“Io ne ho viste cose”

Quarant’anni fa usciva nelle sale “Blade Runner” di Ridley Scott, un noir fantascientifico divenuto iconico. Il film è celebre, oltre che per la trama e la cupa e affascinante descrizione di un futuro buio e sporco, per quel monologo finale che davvero tutti conoscono e spesso non esitano ad utilizzare …

“Alle fronde dei salici” di Salvatore Quasimodo. Figure retoriche e memoria dell’8 settembre 1943

“Alle fronde dei salici” di Salvatore Quasimodo è stata composta e pubblicata per la prima volta su una rivista nel 1946, per poi essere inserita nella raccolta “Giorno dopo giorno” del 1947. La poesia è stata scritta in seguito all’armistizio con le truppe anglo-americane (8 settembre 1943), durante l’occupazione nazista …

Alberto Angela e il ricordo del padre: un bell’esempio di discorso

In occasione dei funerali di Piero Angela, che si sono tenuti a Roma la mattina di martedì 16 agosto, il conduttore Rai Alberto Angela ha pronunciato un toccante discorso. Secondo la retorica classica, si tratta di un elogio funebre. Retoricamente ne riporta integralmente il testo perché è sicuramente uno splendido …

Dagli odierni dissapori tra Macron e l’Italia, al ricordo del discorso di Mussolini di 78 anni fa: l’Italia dichiarava guerra alla Francia e alla Gran Bretagna

Esattamente 78 anni prima che Macron definisse vomitevole il comportamento del nostro Paese, l’Italia dichiarava guerra alla Francia e alla Gran Bretagna, con un celebre discorso di Mussolini il 10 giugno 1940 dal balcone di Piazza Venezia.

12 giugno 2005, Steve Jobs ai laureati di Stanford: “Siate affamati, siate folli”. Uno dei più grandi esempi di public speaking e storytelling

Esattamente 13 anni fa Steve Jobs pronunciava quello che sarebbe divenuto il suo (e non solo) più celebre discorso ad una platea di giovani laureati della prestigiosa università di Stanford, in California. Ancora oggi un capolavoro di public speaking e storytelling.

La metafora del “vento del cambiamento”: analisi retorica del discorso di insediamento del Presidente Conte

La metafora “vento del cambiamento” è stata l’asse portante del primo vero discorso del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Un’ora per 4.472 parole (di cui 2.054 diverse) distribuite in 241 frasi con una lunghezza media di 24 parole.

Presidente della Repubblica senza sorriso e senza saluto. Nuovo linguaggio paraverbale?

Non abbiamo ancora finito di occuparci del Presidente Fico e delle sue mani in tasca, che tocca valutare un nuovo episodio: la dichiarazione fatta ieri dal Presidente Mattarella. Un breve discorso, conclusosi senza neanche salutare.

“Sarò l’avvocato difensore del popolo italiano”. Una metafora al centro del primo discorso del Presidente incaricato Giuseppe Conte

Ebbene sì, è proprio una figura retorica, esattamente una metafora, la protagonista di un discorso fatto di 257 parole (187 diverse) ed una media di 2,34 sillabe per parola, distribuite in 17 frasi con in media 17 parole ciascuna.

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