È più di una metafora: è un corto circuito semantico, quasi un ossimoro, se non anche una sinestesia.
Sì, perché come metafora spiega il propagarsi delle onde sismiche come uno ‘sciame’ d’api. Ma nello stesso tempo contrappone il volo delle api al movimento della terra, e l’apparente solidità di quest’ultima al librarsi, con meta sconosciuta, delle prime. Destabilizzante.
Ma terrorizza perché è uno sciame, qualcosa di sovradimensionato e da noi non controllabile, che ci investe. E non basta avere i piedi per terra. Anzi.