Quando anche il silenzio retorico viene punito

Questo ragazzo moscovita ha pensato di poter evitare qualunque problema con la recente legge contro le manifestazioni e le dichiarazioni sulla “operazione speciale” in Ucraina, mostrandosi in silenzio e con un cartello privo di messaggi verbali ma solo con qualche asterisco.

La sua è stata una scelta in realtà molto precisa di comunicazione retorica, che induce infatti l’osservatore a rendersi parte attiva della comunicazione, andando a ‘sostituire’ gli asterischi con quello che è scontato possano ‘simboleggiare’. L’uso congiunto di simbolismo e silenzio retorico (anzi: la realizzazione plastica di una ben precisa figura retorica, l’aposiopèsi o reticenza) non gli hanno tuttavia impedito di beccarsi una multa da oltre 500 euro (ovviamente: in rubli…).

Ancora una volta la retorica si è rivelata un’arma molto affilata e fastidiosa per i regimi autoritari.

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