Il non-monologo della Ferilli e la preterizione

Ieri sera a Sanremo Sabrina Ferilli ha regalato un a tutti noi uno splendido pezzo di bravura. E lo ha fatto usando, nel suo “non-monologo”, un’unica figura retorica: la preterizione.

Consiste nell’affermare di voler passare sotto silenzio una cosa nel momento stesso in cui invece la si nomina, dandole così maggiore rilievo. E così è stato: la Ferilli ha parlato, senza parlarne, di donne e parità salariale, uomini e prepotenza, Covid e sofferenza, bellezza e imperfezioni. E di tanto, tanto altro ancora.

I suoi autori lo hanno fatto consapevolmente? Di certo c’è solo che volevano toccare alcuni argomenti, senza approfondirli ma, nello stesso tempo, dando loro più forza proprio fingendo di non volerne parlare. E questa “cosa” qua è una precisa strategia retorica che si realizza attraverso la preterizione.

Non vi diremo quanto la retorica sia nel nostro quotidiano (altra preterizione…).

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