Che non si muore per amore
È una gran bella verità
Perciò dolcissimo mio amore
Ecco quello, quello che da domani
Mi accadrà
Io vivrò
Senza te
Anche se ancora non so
Come io vivrò
Senza te
Io senza te
Solo continuerò
E dormirò
Mi sveglierò
Camminerò
Lavorerò
Qualche cosa farò
Qualche cosa farò
Sì qualche cosa farò
Qualche cosa di sicuro io farò
Piangerò
Sì, io piangerò
E se ritorni nella mente
Basta pensare che non ci sei
Che sto soffrendo inutilmente
Perché so
Io lo so
Io so che non tornerai
Senza te
Io senza te
Solo continuerò
E dormirò
Mi sveglierò
Camminerò
Lavorerò
Qualche cosa farò
Qualche cosa farò
Sì, qualche cosa farò
Qualche cosa di sicuro io farò
Piangerò
Sì, io piangerò
Io piangerò
Io piangerò
Io piangerò
Io piangerò
(“Io vivrò senza te” di Battisti-Mogol, 1968)
***
Uno straordinario testo che merita di essere anche solo letto per apprezzare la potenza assoluta delle parole.
E poi non dite che la retorica non è nel nostro quotidiano… La figura prevalente? Dovendo essere costretto ad indicarne solo una, direi che tutto il testo è armoniosamente costruito attorno ad una antitesi. Ma ci sarebbe molto altro da dire…
Soffermiamoci di più sulle parole: saremo migliori.