Ma cos’è la retorica? E perché oggi è fondamentale nel public speaking?

Effettivamente, non abbiamo mai pubblicato un post su cosa sia la retorica e sul perché oggi sia fondamentale nell’oratoria moderna, ossia nel public speaking (il “parlare in pubblico”).

Nel corso della storia la retorica è stata qualificata come “arte”. In realtà, in greco la parola τέχνη (téchnē), che comunemente viene tradotta con arte (‘ars’ in latino), indica più propriamente l’abilità manuale tecnica e artigianale, e da questo termine deriva la parola “tecnica”.

La retorica è dunque l’“arte del discorso”. Un’arte basata su molteplici tecniche adatte ad ambiti spesso diversissimi. Ed il suo scopo è appunto quello di fornire le nozioni necessarie per comporre un discorso persuasivo.

Non è questa la sede per ricordare il contributo che Aristotele, Cicerone, Quintiliano e altri ancora, nel corso dei secoli, hanno fornito a questa ‘arte’. Ma è il caso di ricordare come oggi, quando si parla di public speaking e di TED, e dunque dell’oratoria dei nostri giorni, non si può fare a meno di ricordare che conoscere la retorica è fondamentale per la costruzione argomentativamente corretta e persuasiva di qualunque discorso (scritto o orale), in qualunque contesto, su qualunque argomento.

La retorica è tecnica, non improvvisazione. E anche il public speaking non è né improvvisazione né sola predisposizione.

Ma per una oratoria moderna ed efficace, oltre che conoscere la retorica l’oratore ideale deve possedere anche elementi di psicologia e controllo dell’emotività (propria e del proprio uditorio), e della comunicazione paraverbale (uso della voce, ad esempio) e non verbale (uso del corpo).

Retorica-mente cerca di affrontare e divulgare periodicamente queste tematiche, nella convinzione che solo conoscenza e formazione adeguate possono rendere corretta ed efficace la comunicazione contemporanea.

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