Quando le fake news uccidono: in anteprima la campagna-shock dei medici (dal 14 maggio in 31 città italiane). La risposta retorica alle fallacie del web

“Non mi hanno vaccinato per paura dell’autismo”, “Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso”, “Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio”. Sono solo alcuni degli epitaffi che, sovrastati da una croce, campeggiano sulle lapidi nella campagna “Una bufala ci seppellirà?”, dal 14 maggio in 31 città italiane. Una campagna-shock ricca di incisiva retorica testuale e visiva, in risposta alle dilaganti fallacie in tema di salute.

L’iniziativa è lanciata dalla Federazione degli Ordini dei Medici per combattere appunto le “bufale”, soprattutto quelle che si diffondono sul web.  La campagna, a cui hanno aderito 31 Ordini, prevede la pubblicazione sulla stampa locale e l’affissione di manifesti (nelle seguenti città: Ancona, Arezzo, Avellino, Bari, Benevento, Bologna, Bolzano, Cagliari, Caserta, Cosenza, Cremona, Foggia, Forlì Cesena, Genova, Lecco, Milano, Napoli, Novara, Palermo, Pavia, Ragusa, Ravenna, Roma, Rovigo, Salerno, Savona, Siena, Torino, Trieste, Venezia, Vicenza).

L’idea di base è quella di utilizzare una retorica testuale e visiva che “colpisca” l’opinione pubblica con messaggi forti, che sicuramente faranno discutere.

La presentazione ufficiale della campagna avverrà giovedì 10 maggio, mentre il 14 maggio 31 città verranno tappezzate con i manifesti.

Eccoli in anteprima:

 

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