Assenza di profili social (Draghi su tutti, ma metà degli esponenti del nuovo Governo non ne ha uno), la caratteristica prevalente. E “sobrietà nella comunicazione” l’indicazione già fornita dal nuovo Presidente del Consiglio fornita nel primo Consiglio ai neo-ministri.
In pratica, per la comunicazione istituzionale (e non) si tratta del passaggio ad un’altra era. Le dirette Facebook, i videomessaggi, le veline anticipatorie, i banchetti da piazza, le figure retoriche azzardate (“sarò l’avvocato degli Italiani”, “il decreto semplificazioni sarà la madre di tutte le riforme”, e simili) resteranno nell’immaginario collettivo come ricordi.
Politicamente, valuteremo cosa accadrà. Retoricamente, è un buon inizio.