Macron: “Benalla non è il mio amante”. Un esempio di excusatio non petita, pericolosa degenerazione della premunizione

Il presidente francese Macron ha aperto l’incontro con i parlamentari del suo partito con una excusatio non petita: “Alexandre Benalla non ha mai tenuto i codici nucleari, non ha mai occupato un appartamento di 300 metri quadri, non ha mai avuto uno stipendio di 10.000 euro, Alexandre Benalla non è il mio amante“.

Seppur il tono era chiaramente ironico (va detto), Macron ha comunque realizzato una pericolosa “excusatio non petita, accusatio manifesta”, locuzione latina di origine medievale la cui traduzione letterale è “scusa non richiesta, accusa manifesta“: colui che si affanna a giustificarsi (senza peraltro che qualcuno gli chieda conto di qualcosa…) o a mostrarsi innocente senza essere stato accusato dà adito a pensare che sia realmente colpevole di qualcosa.

Già San Girolamo, nelle sue lettere (Epist. 4) avvertiva: “dum excusare credis, accusas” (“mentre credi di scusarti, ti accusi“).

Occorre precisare che questa locuzione è in realtà una degenerazione della premunizione(dal latino prae-munitio, fortificare in anticipo), figura retorica consistente nel controbattere preventivamente alle possibili obiezioni dell’interlocutore. Esempio: “e se qualcuno pensasse che io parlo per interesse risponderò chiaro e tondo che non ho vantaggi personali da queste mie affermazioni!”.

A volte ci si riferisce a questa figura retorica anche con il termine prolessi, che però ha un significato più ampio (anche come costruzione sintattica e come elemento della logica postaristotelica).

Questa figura retorica richiede una certa accortezza nell’uso, proprio per evitare di attirare l’attenzione su effettive manchevolezze o generare dubbi (in un contesto già pronto a recepirli) con quella che potrebbe invece essere considerata una excusatio non petita.

 

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