L’OSSIMORO DI BOWIE

l 20 luglio 1969 è, sì, celebre per lo ‘sbarco’ sulla Luna ma anche per quella che ne diviene la colonna sonora: “Space Oddity”, di David Bowie.

“Space Oddity” racconta le vicende del Maggiore Tom, un astronauta che, staccatosi dalla Terra e uscito dalla sua capsula per affrontare una passeggiata in orbita, a un certo punto interrompe i contatti con la Torre di controllo e si perde nello spazio. Come il computer HAL 9000 di “2001: A Space Odissey”, anche Tom si ribella alla sua missione e, mentre dalla Torre di controllo non capiscono cosa stia succedendo, sceglie di rimanere lassù, isolato da tutto e tutti, con lo sguardo fisso verso il nostro pianeta “blue” (che in inglese significa blu ma anche triste).

Il film di Kubrick, “2001: Odissea nello spazio” fu sicuramente la principale fonte d’ispirazione per Bowie, anche per il titolo (‘oddity’ significa stranezza, ma richiama innegabilmente anche l’odissey del titolo del film).

La versione definitiva del brano viene registrata esattamente un mese prima, il 20 giugno 1969. L’11 luglio 1969 la canzone viene trasmessa dalla BBC come commento sonoro allo sbarco sulla Luna, questo a dispetto di un testo non del tutto affine alla situazione: un astronauta che perde il contatto con la base per accompagnare il primo sbarco sulla Luna? Una sorta di “ossimoro”. 

Bowie in seguito riderà molto della cosa, asserendo che probabilmente i responsabili della tv non avevano nemmeno letto le parole della sua canzone. Che però divenne celebre, e portò anche Bowie alle stelle.

Video ufficiale di “Space Oddity” di David Bowie: https://www.youtube.com/watch?v=iYYRH4apXDo

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