I 10 discorsi della pandemia

Gli annunci, i messaggi solenni, gli appelli alle popolazioni, le spiegazioni, le implicazioni politiche: i tre mesi che il mondo ha fin qui trascorso col coronavirus sono stati, tra le molte altre cose, anche un incredibile test della capacità di comunicazione, diretta e personale, dei leader delle nazioni e del mondo, politici, di governo e spirituali.

In un momento in cui rivolgersi al pubblico è apparsa una necessità fondamentale per l’efficacia delle norme di contenimento, per la tenuta sociale e psicologia delle popolazioni, in definitiva anche per la salvezza delle vite umane.

Stefano Menichini (il Post), in un articolo apparso ad aprile, fa una interessante rassegna degli stili, dei contesti, dei contenuti, dei risultati.

Retorica-mente si è già occupato di quello che ritiene essere il migliore discorso, non solo di questo drammatico periodo, ma probabilmente degli ultimi anni: quello della Regina Elisabetta.

Ma vale comunque la pena leggere alcune condivisibili osservazioni su tutti gli altri oratori d’eccezione che compongono il suo elenco – e non classifica, ci tiene a precisare, anche se hanno un preciso ordine…

Li riproponiamo anche noi, in ordine però assolutamente casuale. All’appello manca un discorso di Donald Trump. Lo stiamo cercando.

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