Il ‘font’, Bodoni e la comunicazione visiva

Sapete cos’è un font e perché è un importantissimo strumento comunicativo?

Il font è un insieme di caratteri tipografici accomunati dallo stesso stile grafico. Ne vediamo di tutti i tipi ogni giorno sui social media, sui prodotti che compriamo e molto altro, oramai fa parte della nostra vita quotidiana. Se un marchio vuole comunicare al meglio la sua identità, dovrà sfruttare con efficienza questo tipo di comunicazione visiva.

C’è però un font che, forse più di altri, ha rappresentato una vera svolta nella storia della tipografia, dei libri e della comunicazione anche visiva: il Bodoni.

Ad esempio, la nostra ‘madre’ Edizioni Intra utilizza per i titoli di molte delle sue apprezzate copertine (e non solo) il carattere ‘Bodoni’: un ricercato e voluto omaggio all’arte e all’eleganza italiana, posto sui suoi libri venduti nel mondo.

L’occasione per parlare, oggi, di Bodoni è data dallo spostamento, allargamento e riapertura, a Parma, del primo museo in Europa nella storia dell’arte tipografica, dedicato appunto a Giambattista Bodoni (1740-1813), con oltre 80.000 oggetti esposti.

È nel 1798 che Bodoni rivoluziona l’arte tipografica, quando, ispirandosi a John Baskerville e alla famiglia Didot, inventa l’omonimo carattere che rivoluziona le regole fino ad allora dettate dai font “graziati”. Fino a quel tempo, infatti, i caratteri serif sono del tipo “old style”, ovvero caratterizzati da un contrasto delicato tra linee verticali ed orizzontali, e grazie (ovvero quei trattini posti alle estremità delle linee), leggermente ricurve e raccordate alle aste. Il Bodoni, invece, inaugura un nuovo stile, composto da caratteri con aste orizzontali molto sottili e aste verticali spessissime, con un contrasto molto forte, e grazie sottilissime, dritte e posizionate quasi perpendicolarmente alle aste delle lettere.

L’enfasi emotiva di questo carattere è molto elevata, ed è direttamente proporzionale al suo livello di eleganza e pulizia grafica.

Oggi, del font Bodoni sono presenti moltissime varianti, utilizzate in diversi prodotti: le griffe di Vogue, Valentino e Lancia, ad esempio, sono in Bodoni.

Di sicuro, il Bodoni è uno dei caratteri imprescindibili per la tipografia, e i canoni della sua bellezza sono ben spiegati nella prefazione del “manuale tipografico”, vero e proprio modello dell’arte bodoniana pubblicato dopo la morte del maestro, nel 1818, che descrive la bellezza dei caratteri tipografici con le seguenti parole: uniformità, regolarità, eleganza, nitidezza, buon gusto. E incanto.

https://museobodoniano.it
https://filstoria.hypotheses.org/10767

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