Il vocabolario di greco e la battuta sessista su Facebook: quando l’ironia è solo un miraggio

Per chi ha studiato il greco al classico il “Rocci” è “il vocabolario”. Ma su Facebook è finito nella schiera di chi prova a fare battute, finendo col non riuscirci e – per di più – sollevando un polverone.

Dei fatti ce ne parla anche il Corriere della Sera: sulla pagina Facebook ufficiale del vocabolario (60.000 followers), la parola della settimana presentata tra le “Rocci’s Greatest Hits” è stata “gineconomo”. Che significa? «Magistrato in Atene e altre città greche, ispettore o sorvegliante dei costumi, dell’abbigliamento, delle donne».

Poi, però, l’aggiunta: «Dagli antichi Greci abbiamo solo da imparare». Della serie: bene facevano gli uomini di un tempo a tenere sotto controllo l’inaffidabile gentil sesso. Da lì in poi, il finimondo.

Ce ne occupiamo perché, soprattutto su Twitter, si sono lette risposte e reazioni di grande intensità retorica: «Una volta il Rocci faceva perdere la vista, ora fa venire anche la gastrite»; «Anni e anni passati a ribadire che il greco antico non è una lingua morta e scopriamo che siete sempre stati dei fossili».

E soprattutto (con ironia sopraffina): «Io, comunque, usavo il GI (il vocabolario concorrente, ndr)».

Effettivamente, se il commento ufficiale alla parola prescelta voleva essere una battuta, è stata di pessimo gusto; se voleva essere addirittura un’ironia (figura retorica), il risultato è stato disastroso.

Dagli antichi abbiamo solo da imparare? Certamente su come realizzare figure retoriche.

Buono studio ai gestori della pagina.

p.s. La copertina della pagina è stata aggiornata (dunque il post incriminato non ha la stessa visibilità di prima), ma scuse ufficiali non sono pervenute.

Corriere della Sera 11 dicembre 2020 – “Il vocabolario Rocci e la battuta ‘sessista’ su Facebook: pioggia di critiche sui social”

Back to Top