Attenzione: ironia in corso

Cosa c’è di peggio d’una battuta che nessuno capisce e che bisogna spiegare? Ecco: l’ironia è una figura retorica che richiede un genere di comprensione e possiede un’autonomia che vengono annullate dal passaggio attraverso la spiegazione. Non appena aggiunge una parola di spiegazione, l’ironia si distrugge.

Ma come e quando nasce l’ironia? L’origine risale al mondo greco, e in particolare a Socrate, che “finge di non sapere” per poi mostrare quanto sia di per sé debole o addirittura contradditorio quanto sostenuto dal suo interlocutore, mettendolo in ridicolo. L’ironia è l’arte di colpire senza colpire, di nascondersi per aggredire con l’astuzia, secondo la norma della volpe (animale ‘ironico’, cioè simulatore per natura). È una spada che ferisce ma non uccide, e che tuttavia può far male più dell’insulto diretto.

Nell’uso comune, l’ironia è oggi la dissimulazione del proprio pensiero con parole che significano il contrario di ciò che si vuol dire, con tono tuttavia che lascia intendere il vero sentimento: “Che bravo!”, esclamato di fronte ad un risultato disastroso; o “Bella macchina!”, di fronte ad un cartoccio.

Costruire un messaggio ironico presuppone la consapevolezza, da parte del suo autore, del perché vi si ricorre, del contesto in cui si propone e del pubblicoa cui è destinato, che dovranno essere in grado di accettare e comprendere la scelta del mezzo ed il messaggio portato.

La libertà comincia dall’ironia”, diceva Victor Hugo. Ma usare l’ironia non è da tutti: è una cosa seria, da usare in modo saggio. Se costruita o usata male, può diventare pericolosissima.

Frequente è l’utilizzo dell’ironia nella pubblicità, perché più volte si è cercato di farne buon uso, senza tuttavia risultati particolarmente esaltanti…

Interessante è tuttavia quanto fatto da una azienda di onoranze funebri (Taffo) che, tramite la propria agenzia pubblicitaria, ha effettuato un’azione di rebranding, studiando campagne virali (basate sull’utilizzo di ironia testuale e visiva) che hanno effettivamente avuto risultati epici in termini di condivisione e gradimento sul web.

Lasciamo però ai lettori (che sono del resto i destinatari degli spot pubblicitari) qualunque ulteriore valutazione e distinzione tra bene e male, proponendo una galleria di immagini pubblicitarie.

 

Campagna pubblicitaria Taffo

 

Altre campagne pubblicitarie

 

 

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