Quando il linguaggio dell’arte travalica e offende?
A Monopoli (Bari) si litiga sulla statua della sirena sul lungomare. I residenti si lamentano: “È troppo provocante”.
La scultura è opera dei ragazzi del liceo artistico cittadino, e vorrebbe rappresentare «un omaggio alle donne della nostra terra», nella piazza dedicata alla scienziata Rita Levi Montalcini.
Ma fioccano le critiche: «Una sirena con due tette siliconate da denuncia al chirurgo, e soprattutto un enorme culo mai visto a una sirena». E ancora: «Sembra Fiona di Shreck in un film porno». «Raccapricciante». «Orribile». «Richiamo in massa per il cul-turismo».
Ma c’è anche chi ha cercato di difendere la creatività degli studenti, il linguaggio dell’arte e anche il diritto ad avere un “enorme culo”.
E l’eco della polemica di paese è rimbalzata dalle testate locali fino all’inglese Guardian (‘Too provocative’). Pensate a quando se ne parlerà in America, dove ancora ricordano il David nudo…