ChatGPT: gioco o rischio?

Siamo stati tra i primi a parlare di ChatGPT, esattamente in un post del 12 dicembre scorso, intitolato “Abbiamo conversato con un robot” (https://retorica-mente.edizioni.intra.pro/2022/12/14/abbiamo-conversato-con-un-robot/). ChatGPT è un nuovo social media varato a dicembre da Open AI, istituto fondato nel 2015 da Elon Musk (che ha poi abbandonato il progetto), con capitale di circa 1 miliardo di dollari.

Opera attraverso l’AI, l’intelligenza artificiale, elaborata da reti neurali, algoritmi che mimano il nostro cervello, e nutrendosi dall’accesso alla rete e a miliardi di fonti online.

Tecnici e appassionati stanno giocando con ChatGPT per ammirarne le potenzialità. Terminata la fase ludica, diventerà però necessario trarne spunti e insegnamenti. E, soprattutto, individuarne i pericoli. Infatti questi sistemi promettono di fare grandi cose e offrono enormi opportunità, rappresentano anche enormi rischi, come quello di fidarsi delle loro risposte fino al punto di usarle per assumere decisioni. A questi pericoli si accostano anche quelli di subire l’influenza del modello di valori ereditato da chi li ha programmati.

Vi suggeriamo un interessante articolo di approfondimento di Paolino Madotto su Agenda Digitale:

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