Parole e vendette. E il loro prezzo

Dal “revenge porn” al “revenge book” e alla “revenge song”: ora libri e canzoni sono gli strumenti di vendetta al centro dell’attenzione. Certo, i comuni mortali possono vendicarsi vecchia maniera: con un post allusivo su Facebook e Instagram, con un biglietto malevolo fintamente anonimo, o anche con la diffamazione vecchia scuola.

Ma uno famoso che può fare, se non cristallizzare il suo odio o elevare a potenza la sua vendetta attraverso un libro (vedi Harry di Meghan) o una canzone (vedi Shakira e Myley Cyrus)?

Cosa dice Shakira? “Hai scambiato una Ferrari con una Twingo, hai scambiato un Rolex con un Casio”, “Ne valgo due di ventiduenni”. Similitudini, paragoni, allusione, ironia se non vero e proprio sarcasmo: un uso della retorica a piene mani. Una retorica da vendetta, ovviamente.

Ma c’è ancora un’altra perla, la più perfida: “Pensavi di avermi ferito e mi hai reso più dura, le donne non piangono più, le donne fatturano”. Giusto, perché poi in fine dei conti anche la vendetta ha un prezzo: quello che si incassa dalle vendite…

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