Stan Lee (1922-2022) e lo storytelling per immagini

Quest’uomo è stato un genio dello storytelling/narrazione per immagini. E nasceva 100 anni fa, il 28 dicembre 1922.

Stan Lee è stato presidente e direttore editoriale della casa editrice di fumetti Marvel Comics, per la quale ha sceneggiato numerose storie.

Un personaggio che ha cambiato l’immaginario non solo dell’America ma del mondo intero. È stato infatti lui a creare, al di là dei singoli personaggi, la formula alla base dei supereroi moderni, quella che li ha resi così famosi a tutte le latitudini. A cominciare da quello che diventerà il personaggio più famoso, e più venduto, dei fumetti Marvel: Spider-Man.

Marco M. Lupoi, direttore publishing di Panini Comics, la persona che molto probabilmente è il maggior conoscitore dell’universo Marvel in Italia, così lo descrive: “Stan Lee è una personalità unica nella storia del fumetto, perché non è stato solo uno sceneggiatore, uno scrittore, un editor, ma colui che ha creato un universo interconnesso di dimensioni mai viste fino a quel momento, e mai eguagliate, introducendo nel mondo dei comics uno stile, una maniera di rappresentare il mondo, di interagire con i lettori e di restare connesso con l’attualità, una serie di tematiche, ovvero quello che possiamo definire un “Marvel Style” che ha cambiato la storia dei fumetto”.

Lee inventa un sistema, totalmente innovativo all’epoca, che gli consentiva di creare dando un’idea grezza al disegnatore che così era più libero, non doveva eseguire pedissequamente le istruzioni dello sceneggiatore. Poi lui avrebbe verificato la scansione narrativa, scritto o riscritto i dialoghi, modificato le parti meno convincenti creando così quel mix in cui umorismo, umanità e azione si amalgamavano perfettamente.

Tra tutte le cose che Stan Lee ha introdotto nei comics, forse la più importante è però il lato umano: la capacità di raccontare le storie di uomini che sono dei e dei che sono uomini, e comunque umani.

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