Martedì, sul Corriere della Sera, Aldo Grasso ha elogiato il programma preserale de La7 “Lingo. Parole in gioco”. Si tratta di un bel format che mette al centro la lingua italiana e fa riscoprire il significato delle parole con il gioco. Peccato solo che, paradossalmente, per l’edizione italiana si debba mantenere il nome ‘lingo’ che è un termine inglese (e vuol dire ‘gergo’)…
Ma nel suo articolo Grasso evoca qualcosa di ancora più remoto e speciale: “Parola mia”. Si trattava di un programma condotto dal garbato Luciano Rispoli a partire dal 1985. Un brillante quiz sulla lingua italiana che ben coniugava intrattenimento e divulgazione culturale. I concorrenti, “giudicati” dallo storico della lingua Gian Luigi Beccaria, si sfidavano su modi di dire, grammatica, sintassi, sinonimi e contrari.