“La tecnologia è la chiave”: il discorso di Tim Cook, amministratore Apple

Il mondo attraversa “un momento storico cruciale”. Bisognerà misurarsi con “sfide che sono fuori dal comune”. La guerra in Ucraina, il cambiamento climatico, l’emergenza energetica, la crisi economica globale. Eppure, sottolinea Tim Cook, rivolgendosi ai giovani dell’Università Federico II, “io non posso fare a meno di sentirmi ottimista. Perché ovunque io guardi, vedo del potenziale. Lo vedo qui a Napoli, lo vedo in questa straordinaria Università e lo vedo soprattutto in voi”.

Ieri Tim Cook ha ricevuto la laurea honoris causa in “Innovation and International Management” dall’Università di Napoli “Federico II”. In “questa incredibile città – dichiara nella sua lectio magistralis – aspiranti sviluppatori e sviluppatrici provenienti da 66 Paesi” hanno inseguito “i loro sogni di innovazione”. Che sono legati, per il manager, all’idea di “come migliorare il mondo”. Grazie a quelle conoscenze, “hanno creato app per aiutare le persone ad affrontare sfide che vanno da quelle profondamente personali, come l’Alzheimer, alle priorità globali come la sostenibilità”. Intorno, le crisi premono. Ma, avverte il ceo di Apple rivolgendosi ai ragazzi, “questo è un momento di opportunità senza precedenti: in cui la promessa e il potenziale dell’innovazione crescono più rapidamente che mai”. Tuttavia, ragiona, come si fa a capire, specie da giovani, se con la tecnologia si sta “dalla parte del bene, nel mondo? (…) Credo che la risposta sia sempre la stessa. Innanzitutto, lasciatevi guidare dai vostri valori. Intendo dire che dovreste prendere decisioni – grandi e piccole – dopo aver ben compreso chi siete e in cosa credete”. Ricorda che questa è la filosofia di Apple fin dall’inizio. E celebra Steve Jobs: “La nostra azienda è stata creata da un genio visionario, convinto che sia nostra responsabilità lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato. E a motivarci è soprattutto il desiderio di migliorare la vita delle persone”.

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