WhatsApp, crittografia e retorica: chiavi di lettura

“I messaggi e le chiamate sono crittografati end-to-end”: vi ricorda qualcosa? Ma certo: l’avviso posto da WhatsApp all’avvio di ogni chat. Ma sappiamo cos’è la crittografia?

La crittografia (dal greco kryptós, nascosto, e graphía, scrittura) è una tecnica utilizzata per occultare il contenuto di un messaggio. Il messaggio viene così riscritto, in forma apparentemente incomprensibile mediante l’uso di procedimenti logici specifici, ad esempio l’addizione, la sostituzione, la sottrazione, utilizzando i quali è possibile realizzare dei codici di lettura comunemente chiamati chiavi (pensiamo al cosiddetto cifrario di Cesare o al semplicissimo ROT13, dove ogni lettera è sostituita con quella posta 13 posizioni più avanti nell’alfabeto).

Nell’America del 1800, la crittografia era una disciplina molto rispettata e le persone che vi si dedicavano con successo erano tenute in grandissima considerazione. Edgar Allan Poe, il famoso romanziere americano del XIX secolo, era profondamente affascinato dalla crittografia ed era in particolare un brillante risolutore di crittogrammi. Ed è stato Poe a portare la crittografia nella letteratura, con il racconto “Lo scarabeo d’oro”. Seguiranno Conan Doyle con il suo Sherlock Holmes, e in tempi più recenti Dan Brown e il cifrario Atbash.

Ma anche la crittografia è presente anche nella retorica. Ad esempio, la litote è una delle più note figure retoriche. Consiste nella formulazione attenuata di un giudizio o un’idea attraverso la negazione del suo contrario. Il testo, rispetto all’originale, risulta così ‘criptato’ con l’uso della litote (“Tizio non sembrava un mostro d’intelligenza” – si usa la litote per evitare di dire che “Tizio era un cretino” ma anche e soprattutto per ‘giocare’ con chi legge o ascolta). La vicenda si scioglie in un gioco linguistico che solitamente può essere apprezzato soltanto da chi ha presente la situazione di partenza (ed è dunque in possesso di una sorta di ‘codice’). Si può dunque arrivare alla costruzione di un gioco letterario svolto con la complicità del lettore (o dell’ascoltatore), trasformando talvolta il messaggio cifrato in un esempio surreale di letteratura.Insomma, la ben diversa crittografia utilizzata dai sistemi informatici ci ha comunque consentito ancora una volta di parlare di retorica…

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